Il principio di conversione delle cause di assenza dal lavoro (Cass. 8.1.2024 n. 582, rel. Garri)

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La questione inerente «Il principio di conversione delle cause di assenza dal lavoro», ovvero la «possibilità di mutamento del titolo dell’assenza stessa, ancorché in corso, in altro che presupponga una diversa giustificazione», si pone soprattutto in quei casi come, durante la malattia, il lavoratore si pone il problema di come prevenire il superamento del periodo di comporto.

La Cassazione ha precisato che «in difetto di una disciplina legislativa di dettaglio», tale principio «opera in tutte le sue implicazioni e con riferimento ai reciproci rapporti fra tutte le varie ipotesi di sospensione dell’obbligo lavorativo».

Di conseguenza, «anche il periodo di comporto, ai fini dell’art. 2110 cod. civ., diviene suscettibile di interruzione per effetto della richiesta del dipendente di godere del periodo feriale, che il datore di lavoro deve concedere anche in costanza di malattia del dipendente stesso (cfr. Cass. 30/03/1990 n. 2608)».

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